notizie dal mondo

Abiti in legno: Filbo Flesswood

Filbo Flesswood, il materiale innovativo ricavato dal legno, reso flessibile al 98% da ambo le parti, si presta ad essere variamente utilizzato nel campo della moda. 

 

La presenza di Filbo Flesswood a sostegno della manifestazione Regina d’Italia di Must Glamour ha permesso la sperimentazione di tale materiale nel settore della moda. 

La particolare lavorazione della lamina di legno, chiamata impiallacciatura, permette l’utilizzo nella produzione degli accessori ma straordinario è il suo utilizzo per gli abiti.

 Infatti, per la prima volta con Filbo Flesswood, si possono realizzare e indossare abiti di legno, resistenti, flessibili e pregevoli. 

Corsetti, giacche e gonne realizzate con questo innovativo materiale che abbinato  ad altri tessuti crea un 

effetto strabiliante in termini di contrasto di texture e di percezione visiva dei materiali.

 Il Filbo Flesswood, infatti, ben si presta a sostituire la pelle animale, mantenendo inalterata la resa visiva di tale materiale.

 Ci sono molte possibilità di colorazione, oltre all’unica e caratteristica colorazione dei diversi legni a disposizione ed agli effetti propri che questi presentano dopo la   lavorazione del personale altamente specializzato. 

Inoltre,  grazie  ad  artigiani del settore,  si possono ottenere tessuti di legno con diversi disegni geometrici  tipo rombi, pied de poule, greche,  linee  ecc…. 

 

SAVE MY BAG

la borsa vegana Made in Italy

Save My Bag, un’anima italiana con un successo internazionale, nasce nel 2013 da una giovane coppia di imprenditori di Bergamo.
 
 

Coppia nel lavoro e nella vita, seguono personalmente ogni fase del processo progettuale, produttivo e commerciale con flessibilità e dinamismo! 

 

Dedicata alle donne attive, alla ricerca di borse da usare comodamente tutto il giorno è l’icona Save My Bag. 


Realizzata in più di 30 brillanti colori, di straordinaria praticità, portata a mano o a spalla è perfetta per contenere tutto l’essenziale quotidiano. 

 

I materiali principali usati per realizzare queste borse sono la LYCRA, che è un materiale innovativo, super soft e più leggero del neoprene!

"Utilizziamo la migliore LYCRA® italiana

per offrirti una bag leggera, durevole e sempre nuova", e il FELTRO caldo, morbido, anch’esso 100% italiano.

Lavabile in acqua fredda a mano.  Le collezioni che più si distinguono nel brand sono:

  BAG ICON collections,

 

 BAG HIPPY collection,

  BAG FRESH collections,

  BAG PORTOFINO collections e tante altre interessanti. 

Per maggiori informazioni visitate il sito ufficilale www.savemybag.it/

 

 

Il Marsupio torna di moda

Ora somiglia a una borsa e si allaccia in vita. Si chiama BODY BAG

Torna, rivisitato, un revival degli anni ’80: la body-bag (la versione aggiornata del marsupio) è l’accessorio più gettonato del momento. Dite addio a borse appariscenti e troppo ingombranti, quest'autunno vince la praticità. Ridateci gli anni Ottanta (o quasi).

 È il momento di lasciare nell’armadio it-bag troppo capienti e pochette ultra-luxe perché l’accessorio più giusto da indossare ora è uno solo: la body-bag. Un pò marsupio, un pò borsa, rivisitata nelle forme e nei pellami, l'abbiamo vista in sfilata da Moschino, Marc by Marc Jacobs, Céline e Rag & Bone.

 Fino a ieri si pensava che gli ultimi esemplari rimasti si trovassero saldamente allacciati in vita ai turisti americani in crociera, e invece… Eccolo saltar fuori in sfilata a Milano, Londra, Parigi e New York! 
 
Nella nuova versione, però, la classica forma a mezzaluna si è trasformata in tracolla, e viene semplicemente agganciata in vita. 
 
Un’idea geniale, che rende libere le mani di ragazze e signore sempre più multitasking, offre un pizzico di sicurezza in più e dà un tocco up to date ai look troppo rigorosi. 
 
Aggiungere una tote, incrociarci un’ulteriore tracolla, giocare col mix & match è lecito oltre che consigliabile (e non solo alle più spericolate).

Mustang Unleashed Collection

Questa settimana Ford Mustang festeggia 50 anni di creatività e innovazione con la Mustang Unleashed Collection, una serie di limited edition t-shirt che cattura il significato scatenante del nome. 

Qui, cinque progettisti notevoli condividono il loro processo dietro le one-of-a-kind ispirati dallo spirito free roaming di Mustang. Ford pensa che Mustang sia pronto per il suo posto nel mondo della moda, con una collezione di t-shirt, progettata da alcuni dei nomi più caldi della moda.


"Mustang è davvero l'anima del marchio Ford", ha detto Kim Cape, Ford direttore marketing del gruppo. 
 
"Sappiamo che 
Mustang raggiunge molti dei suoi fan, tra cui molti appassionati. Ma abbiamo anche la possibilità di Mustang, data l' espressiva autenticità, per raggiungere una base più ampia. 
 
" Questi non sono il tipo di Mustang t-shirt che ci si aspetta di vedere a qualcuno che indossa a una gara NASCAR. Essi mirano più a qualcuno in cerca di una moda informale per una serata in città. Cape dice che Ford ha collaborato con cinque diversi designer e ognuno aveva tre t-shirt da fare.
 

CO / TE e Paula Cademartori

".. Unleashed, per noi, significa pensare senza preconcetti, confidando il proprio istinto. Questo è quello che abbiamo fatto durante la creazione di queste t-shirt" . 

Paula Cademartori "La macchina (Mustang) è totalmente per l'attenzione ai dettagli, e che come designer apprezzo. Ho provato a portare un po 'del mio disegno nel mondo del colore, la geometria, il glamour, in questi nuovi fantastici modelli di t-shirt. " 

 
Pamela Love 
 
"Le t-shirt che ho disegnato sono una sorta di combinazione per attirare i dettagli della nuova Mustang, ma esplorando anche le idee di ciò che significa la Mustang. Penso che ci sia qualcosa di veramente sexy e bello su di esso, e credo che le donne forti siano in grado di identificarsi con la Mustang. "
Anna Sui
 
"Penso che 'scatenato' sia una grande parola. E ' l'accumulo di un'idea, un'estetica, un sogno ... e si incarna in qualcosa. La 
Mustang è diventata la vera essenza di tale libertà. Si tratta di una macchina che fa 
sognare. " 

 
Rogan Gregory e Scott Mackinlay-Hahn di Rogan 
 
"Abbiamo utilizzato la semplice natura di disegni a mano per portare alla luce la prima eredità americana incarnata nelle linee moderne del Mustang." 
 

 

 

MALPH Luca Gregorio 

Mai sentito parlare di Malph? Certo che si, impossibile per un giovane non averne sentito parlare perché il boom del marchio Malph risale a qualche anno fa. A Pavia il primo a crederci é stato Marco Bianchi di SuperFly Deluxe, che con Malph ha avuto a dir poco un colpo di fulmine. 

La sua è una storia dimostra che la passione è tutto. Sopratutto per noi giovani. UAU ha sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani e la storia ed i prodotti di Luca devono trovare spazio sulle nostre pagine ed essere di esempio per tutti noi. Dietro c’è molto di più: ci sono prodotti elaborati, competitivi e di grande qualità, ma sopratutto c’è la storia di un giovane che un giorno si è inventato un marchio e con passione e forza ha creato una grande realtà. Un buon esempio per tutti noi.

E’ Malph di Luca Gregorio, giovane designer autodidatta milanese, il brand che si è aggiudicato il premio 'Inside White Award' di settembre 2014. Scelto tra 40 espositori dell’area che concentra le migliori aziende della moda in fase di start up, Malph (il nome è davvero tratto dal personaggio di Ralph Malph, del telefilm-cult "Happy Days") sigla una collezione monoprodotto di t-shirt ironiche, vendute in oltre 100 top retailer italiani.   La collezione del giovane designer, trae ispirazione dall'Africa e proprio per questo l'ha intitolata Summer 35 - Cannibals. Lo scenario presentato rispecchiava a pieno il mood africano, infatti sulle maglie impazzano animali del mondo selvaggio, della terra e del mare.

Il brand punta tutto sulla qualità dei materiali e del lavoro, ma anche sulla ricerca continua delle forme che influenzano i fit dei capi.
 

 White ospiterà Luca Gregorio con la sua nuova collezione in occasione del White di febbraio 2015. Il taglio è quello classico delle polo, ma la maglia indossata da Giusto per uno dei suoi pranzetti a base di sushi, una vera passione, spicca per originalità: riproduce, infatti, una pagina di quaderno a righe, di quelli che si usano alle scuole elementari. L' ideale per essere trendy con stile, per essere alla moda distinguendosi dalla massa. Il capo costa 65 euro e fa parte della collezione di Malph, marchio del giovane designer Luca Gregorio, che propone t-shirt e felpe di tendenza e innovative, dalla forte identità e riconoscibilità (www.malphilosophy.com). 

Materiali inconsueti, straordinari ed extra-ordinari. Malph è moda di ricerca che schiaffeggia il solito e si mette di traverso alle convenzioni. Lucida e ludica. Attiva e attrattiva. Brillante e imbrigliante. Appear e appeal. Malph marca il tuo modo di essere: t-shirt, felpe uniche e imprevedibili. Identità irrequieta, irriverente, irascibile, irruenta. Ispirazione e aspirazione. Scotchati della moda? Malph è il no-rules wear di carattere deciso, innovativo. 

 

 
 
 

olipet e olitex

tessuto anallergico

Made in Italy e innovazione: la rivoluzionaria invenzione di Gabriele Granelli che ha già conquistato il Giappone «L’idea mi è venuta per combattere la dermatite del mio cane.

In Giappone, l'azienda Kimura, già da qualche mese lo commercializza con il nome di "Gigios". E, sempre nel mercato nipponico, dovrebbe sbarcare negli showroom Alfa Romeo come cuscino per le bauliere, accessorio di pregio per la comodità degli animali in viaggio. 

Nel nostro Paese il prodotto, invece, tarda a imporsi, a parte l'interesse di uno shoemakers che vorrebbe utlizzarlo nelle calzature. Olitex, l'unico tessuto al mondo completamente igienico, sanitario e ortopedico, che può vantare le cinque A: anallergico, antibatterico, antiacaro, antimuffa e atossico, certificato e brevettato contro l'Escherichia coli e lo Staphylococcus aureus, due batteri comuni e patogeni, contro infiammazioni e allergie.


Questo tessuto si fa a Monsummano, in via Empolese, dove ha sede l'azienda Granelli. La storia dell'imprenditore è curiosa: perchè Olitex, si è fatto conoscere grazie alla sua prima e più diretta applicazione, cioè Olipet, il brand dedicato agli amici a quattro zampe. «Il tutto nasce tre anni fa, per gioco e per amore - spiega Granelli - il mio cane di allora, Olivero, soffriva di una fastidiosa dermatite. Ho girato l'Italia alla ricerca di veterinari che sapessero risolvere la malattia. 

Poi ho pensato: ma può essere una cosa dovuta al contatto con i materiali? Allora ho fatto degli esperimenti sui tessuti, e ho visto i primi miglioramenti. Ho investito tempo e denaro e ho creato particolari cucce e coperte. Dopo ho ampliato la linea con guinzagli, collari e borse».

Le tecnologie utilizzate sono naturalmente top secret: Olipet, da un anno in commercio, si presenta con una struttura a nido d'ape, traspirante, lavabile e idrorepellente, dotata di comfort, benessere e delicatezza. "Il campo di applicazione del tessuto è infinito"  si va dall'arredamento di qualsiasi genere al settore alberghiero, dalla nautica alle calzature, dall'abbigliamento alla sanità fino agli elementi di design.

 

tessuti sostenibili

tessuti ricavati da nuovi materiali

La tintura e il finissaggio del colore sui tessuti rappresentano l’impatto più grande dell’industria tessile per l’ambiente. Questo è il motivo per cui rendere più sostenibile e meno impattante  questa parte del processo è così importante. Durante il processo di tintura l’acqua viene utilizzata per applicare il colore ma anche, in pressione, per spingere i tessuti attraverso i macchinari. Aziende come FONGS, TEXTIL WORLD, AIR DYE e COLOREP utilizzano varie tecniche per ridurre l'impatto ambientale.

 Un nuovo materiale utilizzato dalle case di moda è il SUGHERO. Con l’industria del vino che è passata alla plastica e ai tappi a vite, i gruppi ambientalisti e il business stanno spingendo per l’utilizzo di questo materiale in altri ambiti per proteggere le foreste di sughero in Portogallo.  Dal momento che la pelle sta diventando un materiale meno popolare tra gli ambientalisti, la versatilità del sughero sta avendo grande popolarità in questo momento. Va detto inoltre che è impermeabile, resistente al fuoco, di facile pulizia e di lunga durata, repellente alla polvere e allo sporco. Tra le altre alternative, per esempio, ci sono i tessuti realizzati con nylon recuperato da prodotti come reti e tappeti da Mipan. Un esempio di impiego di questo materiale è la linea di costumi da bagno Eco Panda.

Inoltre ci sono le alghe alle fibre di banano, i ricercatori stanno cercando di trovare il materiale migliore per la produzione di tessuti. Alcune nuove alternative includono il Seacell, prodotto con cellulosa di verdure miste con alghe marine; Piña fiber, realizzati con fibre ottenute dalle foglie delle piante di ananas; Lenpur, dalla polpa di legno di abete bianco coltivato in modo sostenibile e Banana fabric, realizzato con steli e foglie di alberi di banana.

 Anche l'ORTICA è un nuovo materiale innovativo. Tutto è nato a partire dalla Seconda Guerra Mondiale, quando i tedeschi hanno dovuto trovare un’alternativa al cotone per fabbricare le proprie uniformi perché il mercato tessile, era dominato dall’Inghilterra. E anche se se n’è parlato per anni, è stato solo di recente che l’ortica è entrata nel mondo della moda. Diversi progetti in Europa hanno cominciato a sviluppare nuovi 

modi per produrre tessuti in ortica e uno dei prodotti commerciali realizzato con essa, STINGplus, ha recentemente vinto un premio a Londra. Vantaggi? E’ un erba infestante molto resistente, non ha bisogno di fertilizzanti e pesticidi e per la coltivazione richiede poca acqua. Inoltre le sue fibre sono più lunghe e più forti rispetto a quelle del cotone e più sottili di quelle della canapa. Alcuni la considerano la fibra più sostenibile in assoluto.

Designer di scarpe vegane

MINK SHOES

Create nel 2004 dalla californiana Rebecca Brough, le calzature Mink Shoes sono interamente “animal friendly”.
Nel 2000, la giovane designer, impegnata in prima linea nella creazione di “moda cruelty free”, parte alla volta dell’Italia in cerca di un artigiano disposto a produrre la sua linea di scarpe. Da questo felice connubio italo-americano, nascono le prime collezioni di Mink Shoes che, anno dopo anno, riescono a conquistare una considerevole fetta di mercato nel campo delle calzature di lusso “vegan”.

Le Mink Shoes, oltre all’originalità del design, vantano un’alta qualità dei materiali impiegati (tessuti biologici ed eco-friendly, legno, gomma, sughero), assemblati alla perfezione dagli artigiani geni del “made in Italy”.
 Purtroppo c'è una nota dolente, come prevedibile i prezzi non sono accessibili a tutti, decisamente per poche fortunate! Che altro aggiungere? Visitate il sito www.minkshoes.com per scoprire l'intera collezione!

 

Arriva la t-shirt per vegani

Chiara vive e lavora ad Olbia. Prima faceva la grafica fra le pareti di un ufficio, ora si sporca le mani stampando magliette e altri gadgets a tema vegan. La sua è una serigrafia etica ed ecologica.

Dopo alcuni anni passati tra stage, contratti a progetto e call center Chiara Meloni, si è fermata e si è domandata dove aveva sbagliato. Laurea in comunicazione, Master in Multimedia Content Digital, aveva 31 anni e l’idea di andare avanti così per il resto della sua vita la faceva arrabbiare. «Avevo imparato strategia della comunicazione, sapevo disegnare e sono vegana. Tra rinunciare ai 300 euro di rimborso spese dell’ultimo stage e investire la mia vita sulle cose che mi piacevano, non ho avuto dubbi. Certo, mi faceva paura, ma tanto la paura c’era pure prima, quando pensavo che avrei risposto al telefono per sempre».Così Chiara Meloni, in arte Chiaralascura ha deciso di mettersi in proprio.
 
 
  Ha iniziato a produrre i suoi personaggi, animaletti che mangiano i loro padroni. Disegni di cani, gatti, canarini stampati su magliette rigorosamente ecologiche, che Chiara e il suo compagno vendevano per mercatini. Almeno due volte a settimana, una gran fatica ma da subito un gran riscontro, tanto da far sognare Chiara di allargarsi, diventare grande.Il momento della svolta è arrivato con Eppela, kickstarter tutto italiano, che presenta sulla sua piattaforma progetti di tutti i tipo in cerca di finanziatori. Mecenati, sostenitori, amanti dell’idea e dei prodotti che ne potrebbero derivare.
 
 
 Chiaralascura è stato il primo progetto totalmente finanziato dagli utenti, il primo ad essere realizzato.Così è nato il negozio-blog on line, in cui Chiara vende le sue magliette. Chiaralascura risponde alle necessità di tutte le persone attente alla qualità del cibo e delle materie. Alla necessità pacifica di chi solo indossando una maglietta vuole esprimere le sue idee a chi gli sta intorno. Lei ha iniziato a produrre anche cibo vegano, rispondendo anche in questo caso ad un bisogno reale. «Da un anno a questa parte lavoro con più soddisfazione e guadagno la mia vita facendo quello che mi piace. Credo che l’unica risposta possibile alla crisi di questi tempi sia smetterla di correre dietro i soldi ma iniziare fare quello che sappiamo fare meglio, solo là troveremo nuove idee, anche economiche e nuova determinazione». «La qualità del tempo della mia vita e il modo in cui lo investo è un altro dei miei paletti. Per questo non apro un negozio, non avrebbe alcun senso economico né filosofico, mentre 

ne ha molto essere nel posto giusto al momento giusto. Il web mi permette tutto questo».

Orange Fiber

                                                 moda sostenibile
 

 
 
Orange Fiber, startup fondata da due giovani donne siciliane, ha lanciato il prototipo di un filato prodotto con gli scarti degli agrumi. Il loro brevetto, che potrebbe innovare il tessile made in Italy, ha già attirato l'attenzione di alcuni brand di moda e sarà presto sul mercato.
 Erano coinquiline a Milano, entrambe siciliane, studiavano fashion design una e comunicazione e cooperazione internazionale l’altra e non avevano nessuna competenza scientifica. Nonostante ciò hanno fondato una startup, Orange Fiber, e sono riuscite a ideare, brevettare e produrre il primo tessuto realizzato con le bucce d’arancia, che hanno presentato per la prima volta all’Expo Gate, in occasione della settimana della moda e dell’evento Alimenta2Talent. Ma l’avventura di Adriana Santanocito, 36 anni, e Enrica Arena, 28, è cominciata quasi due anni fa: “L’idea è stata di Adriana", racconta Enrica. "La sua passione per il tessile e l’attaccamento alla Sicilia, nostra regione natale, l’hanno portata a chiedersi se non si potesse produrre un tessuto con gli scarti degli agrumi. Me l’ha proposto e abbiamo deciso di provarci insieme”.
 
Le ragazze hanno subito verificato la fattibilità del processo con il Politecnico di Milano, dipartimento di Chimica dei Materiali, ormai due anni fa. A seguire ci siamo avvalse della consulenza di specialisti”. Tantissimi in questi anni i premi, riconoscimenti e aiuti ottenuti: “Il riscontro è stato eccezionale: da WCap Catania ad Alimenta2Talent, dal Premio Gaetano Marzotto, fino al New York Stock Exchange i riconoscimenti sono stati tantissimi”.Il progetto nasce anche dall'attenzione alla sostenibilità: dalla voglia di contribuire al riuso delle oltre 700 mila tonnellate di sottoprodotto che l’industria della trasformazione agrumicola produce in Italia. E dalla volontà di dare nuova speranza al comparto tessile e importanti ricadute sul territorio: dalla riduzione della quantità di rifiuti agrumicoli da smaltire a quella delle emissioni di C02 al risparmio ambientale rispetto ai metodi di produzione dei filati più diffusi (il petrolio è notoriamente inquinante e il cotone richiede un uso intensivo di risorse idriche, terreno, fertilizzanti).
 
“È stata in primo luogo la passione per la moda sostenibile a muovermi. Non solo: volevo creare un tessuto che facesse bene a chi lo indossasse. Orange Fiber rilascia oli essenziali di agrumi e vitamina C sulla pelle”, racconta Adriana.Il primo prototipo è stato tessuto grazie al supporto della siciliana Tessitura Taborelli. “Ora il nostro primo obiettivo è andare in produzione creando un primo impianto in Sicilia. Per questo motivo ci stiamo concentrando sulla creazione di partnership industriali e sul consolidamento di quelle esistenti, sulla progettazione di una linea produttiva e accordi di filiera”.
 
E stanno contrattando con alcuni brand di moda per lanciare la prima linea di abbigliamento con tessuti Orange Fiber. "Devono essere marchi che condividano con noi i valori alla base del nostro progetto: sostenibilità, made in Italy e benessere. Tra qualche anno ci auguriamo di aver consolidato la nostra presenza nel mercato dei tessuti innovativi e di iniziare una fase di internazionalizzazione del progetto. Quanto agli abiti, non li voglio disegnare io, voglio uno stilista! Noi il nostro grande obiettivo l’abbiamo già ottenuto”, conclude Adriana. 

Dimmi Glamour

bracciali in pelle Made in Italy

La vera eleganza sta nella semplicità, bersagliati da messaggi, colori e suoni, sono i dettagli che ci distinguono e che attirano la nostra attenzione. Non è più necessario vestirsi in modo appariscente, è finita l'epoca dei grossi loghi, degli abiti vistosamente griffati, si torna al minimal, all'apparente casualità che nasconde invece una grande cura nella scelta dei particolari e degli accessori. Questa è la filosofia DImMI che nasce dal desiderio di rendere speciale qualcosa di assolutamente normale. Una cerniera fa pensare subito ad un indumento, un paio di pantaloni o una felpa, cose che ogni giorno indossiamo e vediamo indossare. Noi l'abbiamo resa un accessorio, un dettaglio che non passa inosservato, un bracciale versatile e allo stesso tempo esclusivo.

 Abbiamo scelto con cura i materiali, due strati di vera pelle, zip e bottoni di ottima qualità, abbiamo voluto cuciture ben definite, stampa interna e bottone personalizzati in modo da essere ben riconoscibili. 

Il logo, essenziale e pulito, è frutto di un attento studio di design e comunicazione, così come il packaging che vuole incuriosire il consumatore senza però apparire vistoso. 

Nulla è stato lasciato al caso e il risultato è un bracciale fresco, nuovo, giusto per ogni situazione, di grande qualità e rigorosamente made in Italy.

Moda Casual 

BLOOKER

John Blooker nasce nel 1935 a Bray, una piccola cittadina irlandese, vicino Dublino.
Ha solo 15 anni quando inizia a lavorare nella bottega di un abile sarto. Qui cuce la prima tela denim importata dagli Stati Uniti 

dove, da qualche tempo, dilaga il pantalone inventato da Levi’s strauss.
 
Nel 1960, John emigra  negli Stati Uniti.  Ha un sogno: arrivare nel paese dove tutto é possibile e aprire lì una piccola fabbrica di Denim. 
L’abbigliamento casual uomo a marchio Blooker approda in Italia nel 2004, direttamente dagli Stati Uniti.
 
 
Lo stile proposto dal brand è perfetto per un target maschile giovane e dinamico; jeans, camicie, t-shirt e polo sono realizzati con l’utilizzo dei migliori cachemire, di pregiati cotoni egiziani e jeans giapponese.

 
Le collezioni propongono capi esclusivi, che mixano l’american sportswear al gusto italiano, per uno stile versatile e personalizzabile in base ai propri gusti.Inconfondibile simbolo del brand é la  testa di una pantera, espressione della passione del fondatore del marchio, John Blooker, per il continente africano e per tutto ciò che esso rappresenta. Blooker rappresenta uno stile di vita, un modo di essere e di pensare, la capacità di esprimersi attraverso la moda. Blooker è un nuovo modo di comunicare.

HAPPINESS

MODA CASUAL

Tutto è iniziato nel 2007 con un rapporto tra una fabbrica italiana e uno studente di moda di Los Angeles . Hanno cominciato a esprimersi attraverso t-shirt e ha iniziato a vendere ad amici e rivenditori locali .
 
 
In un paio di mesi HAPPINESS è diventato molto popolare e ha iniziato a sviluppare una collezione completa avvicinandosi all' alta moda .
 
 
 
In un momento in cui era necessario HAPPINESS , il marchio ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo diventando popolare tra i principali rivenditori .
Una sensazione positiva mescolato con la moda di fascia alta rende il marchio molto avanti nei prodotti , nei disegni e nello sviluppo costante di idee Rock .

 
 
 Hanno collaborato con CALEFFI, LA PANTERA ROSA, MICHELANGELO, ROCKY BALBOA, SMILE LONDON.